Itinerario Maremma Trekking: Eremo Malavalle – Poggio Quercetona – Poggio Petriccio

Itinerario Maremma Trekking: Eremo Malavalle – Poggio Quercetona – Poggio Petriccio

Itinerario in Maremma: L’Eremo di Malavalle – Poggio Quercetona – Poggio Petriccio

Dopo aver percorso la strada comunale del Poggetto e aver preso la deviazione a sinistra sulla strada Consortile di San Guglielmo, si giunge nella Località Val di Loro, dove in uno spiazzo chiuso da una sbarra si può lasciare l’automobile. Si seguono le indicazioni per l’Eremo e all’inizio del sentiero una bacheca ci illustra la mappa degli itinerari: sono suddivisi in tre sentieri A, B, C.

I tre sentieri possono essere uniti in un unico percorso.

SENTIERO A: SAN GUGLIELMO
Percorso: Semplice

Dislivello: m 220 – Facile

Lunghezza: circa 2 km A/R

CARATTERISTICHE
il percorso di facile percorrenza è leggermente in salita, ma consigliato per tutti.
Si andrà alla scoperta di un bosco rigoglioso e dei resti dell’Acquedotto Ximenes, del vecchio Mulino e dell’Eremo di Malavalle.
NOTA: durante il percorso potrebbero trovarsi tratti confinanti con alcune proprietà private. Tali proprietà sono ben identificate dai cartelli ed è buona norma non violarne i confini.

DESCRIZIONE
Il percorso, segnalato come sentiero A, dopo pochi metri ci presenta i resti dell’Acquedotto Ximenes, realizzato nella seconda metà del ‘700, dall’ingegner Ximenes per volontà dei Lorena.

Visualizza Percorso A San Guglielmo in una mappa di dimensioni maggiori

Oggi è possibile ammirare ancora integra parte della struttura, un sistema di arcate sopraelevate in mattoni e travertino che servivano a portare l’acqua nella fontana di Castiglione della Pescaia.
Costeggiando l’acquedotto si raggiunge il Mulino, impreziosito dalla presenza di un torrente. Da qui si sale di quota e si segue l’andamento del torrente. Man mano che si sale è possibile ammirare la vegetazione rigogliosa plasmata dall’azione dell’acqua e poi come per incanto appaiono avvolti dalla boscaglia i ruderi dell’Eremo, un luogo mistico e avvolto nel mistero.

Si tratta dei ruderi di una Chiesa di impianto romanico a navata unica con un altare secentesco non ben conservato.Nella parte del convento si distinguono le celle dei monaci, parte del chiostro e una torre del ‘700. Questo eremo è legato alla storia di San Guglielmo un nobile guerriero che si converti al cristianesimo. Dal Romitorio sito vicino a Buriano, si spostò qui per dedicarsi alla preghiera e alla penitenza, dove rimase fino alla sua morte. La leggenda narra che il Santo uccise col suo bastone il Drago di Malavalle che tanto terrorizzava gli abitanti della zona. In prossimità dell’Eremo si trova un’area attrezzata dove e possibile fermarsi e riposare. Si continua a salire e si raggiungono i 155 metri per poi scendere al valico di quota 79 a sud di Punta Sentinella che si trova a 219 metri di altezza, che può essere raggiunto in 30 minuti prendendo un ripido sentiero che prosegue in direzione nord. Si ritorna al valico di quota 79 e ci si dirige verso la costa scendendo in direzione ovest, si entra in un bel bosco di macchia e si scende fino ad incrociare una strada sterrata che gira intorno a Punta Martina. Si procede per il sentiero che si inoltra nel bosco, si giunge ad una catena nei pressi di un incrocio di sentieri, da lì si possono raggiungere Cala Martina e Cala Violina due splendide cale impreziosite da sabbia finissima e bagnate da acqua cristallina e incontaminata. Il consiglio è quello di approfittare dell’occasione e immergersi in queste acque perché sarà un’esperienza indimenticabile. Dopo essersi rifocillati si torna indietro attraverso lo stesso percorso.

SENTIERO B: POGGIO QUERCETONA
Percorso: Impegnativo

Dislivello: m 460

Lunghezza: circa 4 km

CARATTERISTICHE
il percorso si snoda in salita, ed è consigliato agli appassionati di trekking.
Si andrà alla scoperta di un bosco rigoglioso, di bei punti panoramici e dei resti dell’Acquedotto Ximenes, del vecchio Mulino e dell’Eremo di Malavalle.

NOTA: durante il percorso potrebbero trovarsi tratti confinanti con alcune proprietà private. Tali proprietà sono ben identificate dai cartelli ed è buona norma non violarne i confini.

Visualizza Percorso B Poggio Quercetona in una mappa di dimensioni maggiori

DESCRIZIONE
La parte iniziale del percorso è segnalata come sentiero A, dopo pochi metri ci presenta i resti dell’Acquedotto Ximenes, realizzato nella seconda metà del ‘700, dall’ingegner Ximenes per volontà dei Lorena.
Oggi è possibile ammirare ancora integra parte della struttura, un sistema di arcate sopraelevate che servivano a portare l’acqua nella fontana di Castiglione della Pescaia.

San Guglielmo e il Drago di Malavalle
caprioli castiglione della pescaia
Costeggiando l’acquedotto si raggiunge il Mulino, un vecchio fabbricato ancora in buone condizioni, impreziosito dalla presenza di un torrente. Da qui si ha un cambiamento del tracciato, poiché si sale di quota e si segue l’andamento del torrente. Man mano che si sale è possibile ammirare la vegetazione rigogliosa completamente plasmata dall’azione dell’acqua e poi come per incanto appaiono avvolti dalla boscaglia i ruderi dell’Eremo, un luogo mistico e avvolto nel mistero che cela la storia di San Guglielmo e dei suoi discepoli. Si tratta dei ruderi di una Chiesa di impianto romanico a navata unica con un altare secentesco non ben conservato. Nella parte del convento si distinguono le celle dei monaci, parte del chiostro e una torre del ‘700. Questo eremo è legato alla storia di San Guglielmo un nobile guerriero che si converti al cristianesimo dopo aver condotto una vita peccaminosa e dissoluta. Dal Romitorio sito vicino a Buriano, si spostò qui per dedicarsi alla preghiera e alla penitenza, dove rimase fino alla sua morte. La leggenda narra che il Santo uccise col suo bastone il Drago di Malavalle che tanto terrorizzava gli abitanti della zona. Il suo culto era così forte da farlo diventare patrono di Castiglione, Tirli, Buriano e Vetulonia. In prossimità dell’Eremo si trova un’area attrezzata dove e possibile fermarsi e riposare. itinerari trekking Castiglione Giunti all’Eremo si prosegue per il sentiero B, una pista forestale. Le condizioni del tracciato sono buone, ma il percorso diventa impegnativo perché si sale di quota. La fatica ovviamente sarà premiata dalla vista panoramica che “conquisterete” una volta giunti sul crinale della collina, ai vostri piedi il fondo valle, con la Diaccia Botrona, i Monti dell’Uccellina, la costa e le isole sullo sfondo e sull’altro versante i paesini di Buriano e Vetulonia. Continuando con il saliscendi del viale parafuoco e seguendo attentamente le indicazioni, si incrocia il sentiero di ritorno, che presenterà ai vostri occhi il bosco con la tipica macchia mediterranea e con un po’ di fortuna si potranno avvistare animali selvatici come il cinghiale e il capriolo.

SENTIERO C: POGGIO PETRICCIO
Percorso: Impegnativo

Dislivello: m 420

Lunghezza: circa 3,2 km

CARATTERISTICHE
percorso in salita destinato ad escursionisti esperti che scopriranno un bosco rigoglioso e dei punti panoramici con vista sulla costa.

NOTA: durante il percorso potrebbero trovarsi tratti confinanti con alcune proprietà private. Tali proprietà sono ben identificate dai cartelli ed è buona norma non violarne i confini.

Visualizza Percorso C Poggio Petriccio – Malavalle in una mappa di dimensioni maggiori

DESCRIZIONE
Il sentiero C è rivolto agli escursionisti esperti che cercano un contatto diretto con la natura e il suo habitat.
Con questo sentiero si andrà alla scoperta del Poggio Petriccio e giunti sulla sua sommità, grazie alla torretta d’avvistamento antincendi si potrà godere di un panorama mozzafiato sul mare.

Ai vostri piedi il padule con i suoi canali e canneti, in lontananza i Monti dell’Uccellina e nelle giornate di grande limpidezza tutto l’Arcipelago Toscano con le sue splendide isole.Il resto del percorso è immerso nel verde del bosco, da cui è possibile osservare i raggi del sole che filtrano dalle chiome degli alberi, ritrovare la vegetazione tipica di questa zona come cisti, ginestre e lecci e nel periodo giusto osservare la crescita dei funghi di diverse specie, tra cui quella gustosissima dei porcini. L’ultimo tratto, prima in discesa e poi in piano, è in parte asfaltato e ci riporta al punto di partenza, felici di aver fatto una escursione impegnativa ma ricca di emozioni e sensazioni.